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Discussione:Vulcano
Vulcano | |
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Argomento di scuola secondaria di I grado | |
Materia | scienze |
Argomento di scuola secondaria di II grado | |
Materia | scienze della Terra |
Dettagli | |
Dimensione della voce | 40 489 byte |
Progetto Teknopedia e scuola italiana |
Azione morfogenetica?
[modifica wikitesto]Proporrei un miglioramento dell'ultimo paragrafo: ad esempio si potrebbe scrivere "Azione morfogenetica". Cupo mi sembra quantomeno poco appropriato. --Capt yossarian 13:34, 10 feb 2007 (CET)
secondo me è tutto da rifare
Ho ritenuto necessario modificare l'informazione riguardante la forma dei vulcani del tipo Hawaiiano, infatti non è a cono ma a scudo, a causa delle lunghe colate di lava.
Tipo Pliniano
[modifica wikitesto]da ampliare il paragrafo [Tipo Pliniano] Davidec93
Non crd anche se ci vorrebbero delle immagini più culturali
Scusate ma chi e' che ha scritto che i Colli Albani sono considerati attivi??? l'ultima attivita' vulcanica e' preistorica!! si hanno solo notizie di lahar in eta' romana!! si tratta di attivita' secondaria di un apparato ormai non piu' alimentato..
La voce Vulcano è completamente da rifare
[modifica wikitesto]Condivido pienamente la proposta di Capt yossarian. La voce "vulcano" è particolarmente critica perchè di solito è attraverso questa che si accede al mondo conoscitivo della vulcanologia. si tratta di una voce scritta in modo eccessivamente approssimativo e zeppa di errori grossolani fi dalle prime frasi: Chi redige la voce scrive :"Nell'accezione comune il vulcano è il rilievo formato dalle masse di rocce ignee eruttate dall'interno della Terra. In generale sono vulcani tutte le discontinuità nella crosta terrestre attraverso le quali, con manifestazioni varie, si fanno strada i prodotti dell'attività magmatica endogena: polveri, gas, vapori e materiali fusi solidi. La fuoriuscita di materiale è detta eruzione e i materiali eruttati sono: lava, cenere, lapilli, gas, scorie varie e vapore acqueo."
"Nell'accezione comune il vulcano è il rilievo formato dalle masse di rocce ignee eruttate dall'interno della Terra" : non è vero, esistono anche edifici vulcanici rappresentati da forme negative, come i maars ed i supervulcani (Flegrei, Toba, Yellowstone, Uzon valley ecc.)
"In generale sono vulcani tutte le discontinuità nella crosta terrestre attraverso le quali, con manifestazioni varie, si fanno strada i prodotti dell'attività magmatica endogena: polveri, gas, vapori e materiali fusi solidi". Non è vero: le discontinuità crostali attraverso le quali risalgono i prodotti magmatici si chiamano condotti, assi di risalita, piani di risalita, dicchi di alimentazione, diatremi, ma non vulcani. E poi: cosa sono i materiali fusi che sono "contemporaneamente" solidi? Che significa "scorie varie" ? E poi chi scrive sa che il vapor d'acqua è anch'esso un gas?
"I vulcani testimoniano l'esistenza, nelle zone profonde della litosfera, di masse fuse silicatiche naturali dette magmi." Non soltanto di masse silicatiche fuse: sentito parlare di magmi carbonatitici e magmi magnetitici? E poi, non soltanto "nelle zone profonde della litosfera": sentito parlare della astenosfera mantellica o dei magmi di anatessi (magmi generati dalla fusione parziale o totale di settori della crosta continentale)responsabili di molte eruzioni riolitiche" ?
La classificazione utilizzata da chi scrive la voce Vulcani è poi obsoleta da più di mezzo secolo, ed utilizza "tipi", oltretutto mal descritti, che adesso dalla comunità vulcanologica internazionale sono considerati "stili" eruttivi e non "tipi" vulcanici (classificazione VEI, volcanic explosivity index). Oltretutto il termine vesuviano è stato cassato da almeno trent'anni. Sentito parlare di vulcani pressurizzati (o a condotto chiuso) e non pressurizzati (o a condotto aperto), vulcani monogenici e poligenici, vulcani a condotto planare o assiale, vulcani lineari, supervulcani, vulcani centrali, vulcani parassiti, coni di tufo, cono di scorie, anelli di tufo? ecc.? Termperature di eruzione: esistono magmi con temperature di eruzione di circa 600 gradi (magmi carbonatitici) e magmi (magmi picritici) con temperature di eruzione di più di 1200 gradi, e si sono verificate nell'archeano e nel proterozoico eruzioni con temperature dei magmi maggiori di 1500 gradi (magmi komatitici). E così di seguito per tutto il testo.
Suggerisco a chi non ha buone (o almeno discrete) conoscenze di un argomento chiave di non affrontarlo, soprattutto quando si tratta di argomenti di carattere generale ed introduttivo di difficile sintesi come la voce "vulcano". Non fa un buon lavoro per wikipedia.--Harzburgite (msg) 18:25, 21 ago 2009 (CEST)
Un'altra perla della voce vulcano
[modifica wikitesto]il redattore scrive : "Il magma è una miscela costituita in parte da roccia fusa, in quantità variabile, ossidi di silicio, alluminio, ferro, calcio, magnesio, potassio, sodio e titanio.." Niente di più sbagliato! L'analisi di un magma (o meglio di una roccia prodotta dal suo consolidamento) viene effettuata sulle polveri che si ottengono da un campione attraverso triturazione e successiva macinazione con uno strumento chiamato mulino a palle. Le polveri rappresentano quello che si chiama anche roccia totale. L'analisi delle polveri viene fatta per via chimica umida (procedimento quasi del tutto obsoleto) oppure tramite spettrometria di massa o fluorescenza a raggi x. Si ottengono i tenori relativi degli elementi maggiori, minori e in tracce. I maggiori vengono poi calcolati stechiometricamente come ossidi e tabellati come tali esprimendo i valori come percentuali in peso (si calcolano come ossidi per comodità, dato che l'O è l'elemento più frequente percentualmente nei magmi (e nella rocce magmatiche)). I magmi non sono miscele di ossidi! --Harzburgite (msg) 18:52, 21 ago 2009 (CEST)
- Stai correggendo? --Remulazz... azz... azz... 19:55, 25 ago 2009 (CEST)
scusate se mi inserisco ma mi sembra che qui si ecceda nel criticismo. La composizione delle rocce, e quindi anche delle lave, e' espressa come miscela di ossidi. I metodi con cui si ricavano tali dati hanno ben poco a che vedere con la descrizione di un vulcano. La frase non e' ben espressa, ma non del tutto sbagliata! il fuso magmatico e' una miscela di ossidi, parzialmente legati a formare catene, puo' contenere gas disciolti o essolti e minerali. Io penso che chi ha scritto che in parte e' roccia fusa, intendesse che possono esservi anche dei delle fasi minerali (per non parlare degli xenoliti).LP
- Chiarimenti per LP
Ciao LP. Ho letto il tuo commento. Vedo che, certamente per mia colpa, non riesco a farmi capire (almeno da te). Spero di spiegarmi meglio, cercando comunque di mantenere una forma piana ma rigorosa, senza eccessive complicazioni tecniche, non essenziali. Due premesse sono necessarie: un ossido è un composto dell’ossigeno che come tutti i composti chimici (leggi: fasi), per essere tale deve presentarsi “in forma chiusa” (significa: stechiometricamente definibile in termini di formula chimica), cioè costituire una fase stabile (eventualmente allo stato liquido, solido o gassoso, non importa) che esiste in un certo intervallo di temperatura e pressione di confinamento. Un magma (o fuso magmatico, che ne è un sinonimo) naturale è un sistema multifase prevalentemente silicatico (nel senso che è dominato in termini di percentuali da O e Si) ad alta temperatura e dotato di mobilità.
In condizioni profonde (ipomagma) è costituito da una fase liquida (il liquido magmatico) e più fasi solide (fenocristalli, xenocristalli, xenoliti mono e polimineralogici, aggregati cumulitici), mentre in condizioni superficiali, ma sempre endogene (piromagma), alle fasi precedenti si aggiunge una fase gassosa originata dallo segregazione (vescicolazione) dei componenti volatili del liquido magmatico essenzialmente per riduzione della pressione magmastatica, o, più in generale, della pressione di confinamento (la vescicolazione può avvenire anche per un aumento della pressione parziale dei volatili, fino a superamento della pressione di confinamento, ma fai finta che non lo ho detto).
Alle temperature che competono ai liquidi magmatici (anche a quelli sintetici) le cinetiche di reazione sono così violente che gli elementi non sono legati stabilmente: questi liquidi sono in realtà dei sistemi ionici molto complessi (non soluzioni: non c’è né un solvente né un soluto) e quasi del tutto destrutturati, non mescole di ossidi liquidi (tra l’altro in una mescola le fasi mantengono la loro identità, cosa che non avviene certamente in un liquido magmatico). Quando (e se) si formano alcuni ossidi stabili (e sono molto pochi, vedi magmetite e rutilo, ad es., a volte ilmenite) questi cessano di far parte del liquido magmatico diventando fasi cristalline indipendenti.
Le “miscele di ossidi parzialmente legati in catene”, come dici tu, sono in realtà brandelli instabili di strutture reticolari di tipo ricorsivo ad andamento non soltanto lineare (le catene, come le chiami), ma anche planare (bidimensionali) o spaziale (tridimensionali) che riguardano non tutti gli elementi presenti nel liquido, ma solo il sottosistema Si – O (con eventualmente Al) e sono estremamente instabili: sono polimeri e non ossidi (non sono composti in forma chiusa e sono estremamente instabili): rappresentano i precursori delle fasi minerali silicatiche (rispettivamente pirosseni ed anfiboli per i polimeri lineari, miche (ed in genere fillosilicati) per quelli planari, tectosilicati per quelli tridimensionali) che segregando dal liquido magmatico nell’intervallo di temperatura compreso tra quella del liquidus (inizio cristallizzazione) e quella del solidus (completa cristallizzazione) ad una certa pressione formano i fenocristalli (quasi tutti silicati, quindi e non ossidi) del magma.
Tra l’altro, come ben sai, una roccia vulcanica è canonicamente porfirica, cioè la sua struttura è fatta da macrocristalli immersi in una pasta di fondo (quest’ultima rappresenta l’originario liquido magmatico mantenutosi tale in fase eruttiva) generalmente vetrosa (a volte micro o criptocristallina, ma questo è un altro discorso): credi veramente che un vetro silicatico si possa definire una mescola (o miscela, se vuoi, è lo stesso) di ossidi?
Non eccesso di criticismo quindi, ma solo la puntualizzazione che è falsa e fuorviante l’affermazione, che tu essenzialmente sembri condividere, che "Il magma è una miscela costituita in parte da roccia fusa, in quantità variabile, ossidi di silicio, alluminio, ferro, calcio, magnesio, potassio, sodio e titanio”. Mi pare inopportuno che chi legge una voce di wikipedia per documentarsi, e che non necessariamente è un bambino, debba avere informazioni sbagliate e così rozze (quello che ho scritto è noto nei suoi aspetti essenziali ai vulcanologi e ai petrochimici fin dalla fine dell’ottocento e nasce dalle primi lavori di magmatologia teorica e sperimentale, su magmi sintetici. Chiedi conferma in Italia a qualche vulcanologo universitario o dell’INGV). Essere chiari e semplici (il più possibile), d’accordo, ma mantenendo i contenuti scientifici di base corretti (considera oltretutto che molti studenti di Scienze della Terra consultano wikipedia, e i risultati purtroppo sono a volte, come dire, esilaranti: non altrettanto per le voci di fisica o chimica). Da’ ad es. un’occhiata alla voce “tefrite”, ti divertirai.
PS: a proposito: 1) nel tuo commento affermi tra l’altro “la composizione delle rocce, e quindi anche delle lave, e' espressa come miscela di ossidi”. Non so dove tu abbia letto (o chi ti abbia detto) queste cose, ma non è affatto così. Solo le rocce vulcaniche vengono analizzate per via chimica ed espresse in termini di percentuali in peso di ossidi (e non miscela, porcaccia la miseria!), mentre la “composizione” delle magmatiche intrusive e metamorfiche è descritta (e dedotta) solo dalla analisi della paragenesi mineralogica al microscopio da petrografia (tranne casi estremamente particolari). Nessuna indagine petrochimica, quindi (se non su cristalli singoli della roccia, usando la microsonda elettronica ). Sarebbe dispendioso (e stupido) fare analisi chimiche in roccia totale di queste rocce, quando basta una sezione sottile per la definizione del litotipo. 2) scrivi: “i metodi con cui si ricavano tali dati hanno ben poco a che vedere con la descrizione di un vulcano”: ne sei proprio certo? conosci qualche altro metodo analitico alternativo per poter affermare ad es. che un vulcano è andesitico (o dacitico, o calc-alcalino o nefelinitico o carbonatitico, ecc. ecc.) senza analisi chimiche?. Ti faccio presente che tra le possibili classificazioni (e descrizioni) di vulcani c’è quella che si basa sulla petrochimica dei loro prodotti eruttivi (non la trovi nei libri di scuola media o nei manualetti universitari da quattro soldi, ma sta sicuro che è comunemente usata da tutta la comunità vulcanologica internazionale). Mi pare di capire (con piacere) che sei interessato a questi argomenti: se c’è qualcosa che ti lascia perplesso, o vuoi approfondire, scrivi e proverò (nel poco tempo libero di cui dispongo) a chiarire qualsiasi dubbio tu possa avere. E per favore, noi di questa area culturale (Geologia, intendo) non manteniamo un livello troppo basso: gli altri non lo fanno, credimi. Se no è meglio Piero Angela e figlio.--Harzburgite ([[Discussioni utente:Harzburgite|msg) nella polemica che non mi interessa nè gioverebbe allo sviluppo della pagina. Comunque, distinguiamo tra composizione chimica e petrografica (o paragenesi mineralogica). La prima si esprime come percentuale di ossidi di metalli, piu'non metalli espressi come elementi (scusa per miscela!! non vorrei averti avuto al mio esame di petrografia!!) , e ribadisco che il magma è sempre il prodotto di fusione (per lo piu') parziale di rocce crostali o mantelliche e quindi chiamarlo roccia fusa non è sbagliato- anche se spesso la sua storia è molto complessa per fenomeni di contaminazione, mescolamento o altro. Sulla struttura di un fuso silicatico (magma) soprassediamo, ma non confondiamola con quella del vetro vulcanico che ovviamente è molto diversa. Teniamo in mente che wikipedia è consultato soprattutto da ragazzini e che è importante dare informazioni corrette che loro possano comprendere. Pur facendo scienza per professione, non ho nessun pregiudizio contro chi fa divulgazione con professionalità- fra cui Quark e co.- da cui dobbiamo imparare l'arte di riassumere i concetti (che implica prioritizzare) e trasmetterli ad un pubblico senza background specifico. Quello che mi da' fastidio è invece chi nel fare divulgazione mescola scienza e credenze o miti. Quindi nessuna polemica! Ultima cosa: ho visto la voce tefrite, e concordo che sia un disastro. Credo che il tutto derivi da una cattiva traduzione di pagine inglesi in cui il termine tephra (che è greco.. sic!) è giustamente tradotto come tefra ma con la sbagliatissima assunzione che da questo derivi il nome della roccia corrispondente come tefrite. Bisognerebbe trovare il tempo di modificarla.LP
"Un generico vulcano è formato da:
* una camera magmatica, alimentata dal magma; quando questa si svuota in seguito ad un'eruzione, il vulcano può collassare e dar vita ad una caldera. Le camere magmatiche si trovano tra i 10 e i 50 km di profondità nella litosfera. * un condotto principale, luogo di transito del magma dalla camera magmatica verso la superficie."
Ma il canale principale non si chiama Camino?
Vulcani sotto l'Artico
[modifica wikitesto]1 - La teoria menzionata negli ultimi tre capoversi dell'articolo è confutata ad esempi qui www.climalteranti.it/2010/02/20/una-storia-semplice/#comment-63609 2 - Mancano referenze adeguate 3 - Il corrispondente articolo di Teknopedia in inglese non fa menzione di questa bizzaeea teoria. Gianfranco Bernasconi g.f.bernasconi@virgilio.it
Ancora sui presunti vulcani sotto l'Artico
[modifica wikitesto]Inoltre il riferimento a Nature è generico (la celebre rivista in quanto tale) e non specifico (la ricerca pubblicata). Faccio notare, poi, che sul sito web della WHOI non vi è traccia degli studi menzionati nell'articolo. In conclusione suggerisco di rimuovere gli ultimi capoversi. GFB
Unione
[modifica wikitesto]A seguito di unione, riporto la cronologia:
(corr | prec) 10:36, 26 mar 2012 Alexmar983 (Discussione | contributi) . . (1 731 byte) (+142) . . (annulla) (corr | prec) 17:19, 24 mar 2012 Escarbot (Discussione | contributi) m . . (1 589 byte) (+15) . . (r2.7.2) (Bot: Aggiungo is:Eldvarp) (annulla) (corr | prec) 07:34, 2 ott 2011 PixelBot (Discussione | contributi) m . . (1 574 byte) (+23) . . (r2.6.4) (Bot: Aggiungo: es:Cono volcánico) (annulla) (corr | prec) 12:50, 24 ago 2011 BendelacBOT (Discussione | contributi) m . . (1 551 byte) (+110) . . (r2.5.4) (Bot: Aggiungo: de:Schlacken- und Aschenkegel ,he:חרוט געשי ,hi:ज्वालामुखी शंकु) (annulla) (corr | prec) 21:15, 14 feb 2011 Avemundi (Discussione | contributi) . . (1 441 byte) (+7) . . (wikifico) (annulla) (corr | prec) 16:30, 17 gen 2011 79.44.165.12 (Discussione) . . (1 434 byte) (0) . . (annulla) (corr | prec) 16:29, 17 gen 2011 79.44.165.12 (Discussione) . . (1 434 byte) (0) . . (annulla) (corr | prec) 10:40, 16 mag 2010 Gnumarcoo (Discussione | contributi) . . (1 434 byte) (-41) . . (LiveRC : Annullata la modifica di 151.23.102.149; ritorno alla versione di Tiesse) (annulla) (corr | prec) 10:40, 16 mag 2010 151.23.102.149 (Discussione) . . (1 475 byte) (+41) . . (annulla) (corr | prec) 16:02, 17 mar 2010 Tiesse (Discussione | contributi) m . . (1 434 byte) (-18) . . (- "categorizzare", la categoria c'è) (annulla) (corr | prec) 19:19, 1 mar 2010 Andrisano Antonio (Discussione | contributi) . . (1 452 byte) (+27) . . (inserimento categoria) (annulla) (corr | prec) 07:28, 11 feb 2010 FrescoBot (Discussione | contributi) m . . (1 425 byte) (+18) . . (Bot: solo categorie nascoste -> categorizzare) (annulla) (corr | prec) 02:29, 18 set 2009 SunBot (Discussione | contributi) m . . (1 407 byte) (+1) . . (Bot: Standardizzo interwiki) (annulla) (corr | prec) 12:35, 1 giu 2009 H-stt (Discussione | contributi) . . (1 406 byte) (-34) . . (faulty interwiki link removed.) (annulla) (corr | prec) 12:22, 1 giu 2009 82.51.174.101 (Discussione) . . (1 440 byte) (+166) . . (annulla) (corr | prec) 20:46, 6 ago 2008 FixBot (Discussione | contributi) m . . (1 274 byte) (+21) . . (Bot: sistemo la sintassi del template U: aggiungo categoria e data) (annulla) (corr | prec) 18:56, 8 lug 2008 Remulazz (Discussione | contributi) m . . (1 253 byte) (0) . . (+U) (annulla) (corr | prec) 17:56, 8 lug 2008 79.9.121.66 (Discussione) . . (1 253 byte) (+5) . . (annulla) (corr | prec) 17:56, 8 lug 2008 79.9.121.66 (Discussione) . . (1 248 byte) (+15) . . (Cono Vulcanico) (annulla) (corr | prec) 17:55, 8 lug 2008 79.9.121.66 (Discussione) . . (1 233 byte) (+2) . . (Cono Vulcanico) (annulla) (corr | prec) 17:54, 8 lug 2008 79.9.121.66 (Discussione) . . (1 231 byte) (+15) . . (annulla) (corr | prec) 17:51, 8 lug 2008 79.9.121.66 (Discussione) . . (1 216 byte) (+1 216) . . (Cono Vulcanico)
--Gce (msg) 23:20, 14 apr 2012 (CEST)
- Ehm, "unione" con cosa? Cono vulcanico? Sanremofilo (msg) 07:40, 15 apr 2012 (CEST)
- Sì; questa volta mi sono scordato di titolare opportunamente la sezione ^^' --Gce (msg) 11:27, 15 apr 2012 (CEST)
Incomprensibile
[modifica wikitesto]Perdonate ma sono il solo che trova questa frase priva di senso? «Ed è altamente dimostrato che il Vesuvio in Italia non sia per niente quiescente, dato che i vulcanologi australiani hanno affermato che il Vesuvio se dovesse risvegliarsi avrebbe un effetto catastrofico, ma se questo non accadesse ci potrebbe essere un secondo allarme quindi dato che il primo non si è realizzato le persone potrebbero morire per propria colpa.» --Fabrizio B. (msg) 19:43, 6 gen 2015 (CET)
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