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Elżbieta Bieńkowska
Elżbieta Bieńkowska | |
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Commissario europeo per il mercato interno, l'industria, l'imprenditoria e le piccole e medie imprese | |
Durata mandato | 1º novembre 2014 – 30 novembre 2019 |
Presidente | Jean-Claude Juncker |
Predecessore | Michel Barnier (Mercato interno e servizi) Ferdinando Nelli Feroci (Industria e imprenditoria) |
Successore | Thierry Breton |
Vicepresidente del Consiglio dei ministri della Repubblica di Polonia | |
Durata mandato | 27 novembre 2013 – 22 settembre 2014 |
Capo del governo | Donald Tusk |
Predecessore | Jacek Rostowski |
Successore | Tomasz Siemoniak |
Ministro delle infrastrutture e dello sviluppo | |
Durata mandato | 27 novembre 2013 – 22 settembre 2014 |
Capo del governo | Donald Tusk |
Predecessore | nessuno |
Successore | Maria Wasiak |
Ministro dello sviluppo regionale | |
Durata mandato | 16 novembre 2007 – 27 novembre 2013 |
Capo del governo | Donald Tusk |
Predecessore | Grażyna Gęsicka |
Successore | nessuno |
Dati generali | |
Partito politico | Piattaforma Civica |
Università |
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Elżbieta Ewa Bieńkowska (Katowice, 4 febbraio 1964) è una politica polacca, commissario europeo per il mercato interno, l'industria, l'imprenditoria e le piccole e medie imprese nella commissione Juncker dal 1º novembre 2014 al 30 novembre 2019.
Prima dell'incarico nella Commissione europea è stata funzionaria esperta di fondi strutturali dell'Unione europea e membro del Governo polacco: prima come ministro dello sviluppo regionale nel primo governo presieduto da Donald Tusk, dal 2007 al 2013, poi come Vice-primo ministro e ministro delle infrastrutture e dello sviluppo, dal 2013 al 2014.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Elżbieta Ewa Moycho è nata a Katowice, in Slesia, il 4 febbraio 1964. È sposata con il conte Artur Bieńkowski con cui ha avuto due figlie, Michalina e Zofia, e un figlio, Mateusz.
Oltre al polacco, parla fluentemente inglese.
Educazione
[modifica | modifica wikitesto]Elżbieta Bieńkowska ha conseguito una laurea magistrale all'Università Jagellonica in filologia orientale nel 1989. Dopo la laurea ha ottenuto un diploma presso la Scuola nazionale polacca di pubblica amministrazione e un Master in Business Administration presso la Scuola di economia di Varsavia[1].
Carriera professionale
[modifica | modifica wikitesto]Bieńkowska ha lavorato nella pubblica amministrazione occupandosi della gestione dei fondi strutturali dell'Unione europea, prima presso il Dipartimento per l'economia nell'Ufficio del Voivodato di Katowice, occupandosi di contratti regionali, poi, a partire dal 1999, fu promossa a delegata del voivoda di Katowice per lo sviluppo regionale. Nello stesso anno divenne direttrice del Dipartimento per lo sviluppo regionale presso l'Ufficio del Maresciallo (marszałek województwa) del neo-costituito Voivodato della Slesia Jan Olbrycht, incarico che conservò fino al 2007[1].
È stata vicepresidente dell'Agenzia di sviluppo regionale della Slesia dal 2002 al 2007 ed è stata nominata vicepresidente del Centro di sviluppo delle imprese della Slesia il 2 ottobre 2007.Si è occupata anche dell'insegnamento dei programmi strutturali dell'Unione europea presso il Politecnico della Slesia.
Carriera politica
[modifica | modifica wikitesto]Dal 16 novembre 2007 al 27 novembre 2013 è stata Ministro dello sviluppo regionale nel primo governo presieduto da Donald Tusk. Il 27 novembre 2013, dopo un rimpasto di governo, è stata nominata Vice-primo ministro e Ministro delle infrastrutture e dello sviluppo. Nei suoi incarichi governativi si è occupata del sistema di sviluppo strategico del paese e della gestione dei fondi europei ottenuti a tale scopo, della gestione delle infrastrutture di trasporto, delle costruzioni e dell'edilizia abitativa. Il 22 settembre 2014, con le dimissioni del governo Tusk e l'entrata in carica di quello presieduto da Ewa Kopacz, abbandona la sua carica ministeriale per ricoprire il suo nuovo incarico europeo.
È stata eletta membro del Senato polacco nelle elezioni parlamentari del 2011 per il partito Piattaforma Civica.
Si definisce una tecnocrate[2].
Commissario europeo
[modifica | modifica wikitesto]Il 10 settembre 2014 è designata come commissario europeo della Polonia in seno alla commissione Juncker, in cui le viene affidato il portafoglio per il mercato interno, l'industria, l'imprenditoria e le piccole e medie imprese.
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze polacche
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze straniere
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) Elżbieta Bieńkowska, in Ministero polacco dello sviluppo regionale. URL consultato il 4 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 18 novembre 2009).
- ^ (PL) E. Bieńkowska: Jestem technokratą, in Sito di Piattaforma Civica, 19 dicembre 2012. URL consultato il 4 novembre 2014.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Elżbieta Bieńkowska
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (NL) Elżbieta Bieńkowska, su parlement.com, Parlement & Politiek.
- (EN) Pagina personale sul sito della Commissione, su ec.europa.eu.
- (PL) Video, su YouTube.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 166298744 · ISNI (EN) 0000 0001 1376 8543 |
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