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Utente:Zanekost/Sandbox/Iconografia di sant'Antonio da Padova (appunti)
L'iconografia di Sant'Antonio da Padova è quanto mai vasta data la grande popolarità di cui godeva già in vita, la conseguente immediata canonizzazione e l'importanza assegnatagli dall'orine francescano oltre alla successiva ulteriore diffusione del culto. Pur tuttavia l'immagine figurata non ha alcuna precisa corrispondenza con un modello reale dell'uomo. Viene rappresentato come un giovane preferibilmente senza barba, talvolta con una barba rada e solo agli inizi con una corporatura massiccia come vien descritto nella Vita prima, la cosiddetta «Assidua», compilata poco dopo la scomparsa[1]. E d'altra parte l'autore di questo testo rimase attento a quanto riguardava la spiritualità di Antonio, ed omise qualsiasi altro riferimento all'aspetto fisico dopo averlo citato come homo corpulentia quadam naturali, considerando la materialità quasi distraente dal vero messaggio della Vita[2]. La ricognizione sui resti 1981, in occasione del 750º anniversario della morte del santo, hanno invece rivelato una struttura del teschio stretta e schiacciata. In effetti l'anonimo autore della Vita aveva conosciuto Antonio nel periodo in cui questi soffriva di idropisia, malattia che gli conferiva un aspetto gonfio[3]. Giotto, probabilmente più vicino questa prima tradizione francescana, lo rappresenta di conseguenza piuttosto robusto sia nella chiesa superiore della basilica di Assisi che successivamente nella cappella Bardi in Santa Croce a Firenze nelle scene dell'Apparizione miracolosa di San Francesco al capitolo di Arles[4]. Anche l'immagine posta su di un pilastro del coro della basilica di Padova lo presenta glabro e corpulento. Sebbene questa venga tradizionalmente considerata come il solo vero ritratto del santo, il fatto risulta decisamente improbabile dato che il dipinto, nonostante sia stato modificato da moltissimi restauri, risulta assegnabile ad un anonimo maestro post-giottesco del trecento inoltrato, quindi molto dopo la morte del santo[5]. Molto presto si impose la rappresentazione di Antonio con un fisico più magro, considerato più appropriato ad un asceta, come nel modello fisionomico canonizzato da Donatello per l'Arca del Santo nell'esatta metà del Quattrocento[6].
A prescindere dall'immagine realistica della persona vi è stato un moltiplicarsi di figurazioni sia con numerosi e diversi attribuiti legati alle virtù assegnategli sia ai numerosi prodigi e miracoli attribuitigli oltre che agli episodi della sua vita. Fino a quasi tutto il Quattrocento nell'area settentrione italiano venne rappresentato con gli attributi del giglio – per la su purezza – e del libro – per la sua profonda conoscenza delle scritture – simboli peraltro comuni anche ad altri santi. In Toscana, in Umbria e nel Lazio lo presentarono con una fiamma o il cuore nella mano a simboleggiare la sua fede ardente. L'uso della croce come attributo ed la presenza del Bambino apparvero un po' più tardi: la croce come presenza saltuaria, il Bambino indissolubilmente collegato ad Antonio[7]. Accanto all'immagine del Bambino ebbe una notevole espansione la rappresentazione dei vari miracoli di Antonio fino a far prevalere l'immagine di santo taumaturgo piuttosto che quella di grande predicatore[8].
Gli inizi: sant'Antonio teologo e predicatore
[modifica | modifica wikitesto]San Fermo, Verona (posizione lunetta, atteggiamento oratoriale)[9]
Mosaici commissionati da Niccolò IV in San Giovanni in Laterano e Santa Maria Maggiore "nuovi apostoli"[10]
I diversi attributi di Sant'Antonio
[modifica | modifica wikitesto]cambiare tutto
Scomparti di polittici e di affreschi
[modifica | modifica wikitesto][da notare che Crivelli e Belllini propendono ancora per un fisico più robusto]
- Sant'Antonio da Padova, dal Trittico di San Lorenzo, Jacopo, Gentile o Giovanni Bellini, 1464/1470 (Gallerie dell'Accademia)
- San Gerolamo e Sant'Antonio, cerchia di Juan Sánchez de Castro, 1480 circa (Museo de Bellas Artes, Siviglia) (immagine)
- Sant'Antonio da Padova, scomparto della predella del Polittico degli Osservanti di Camerino, Carlo Crivelli e bottega, 1488/1490 (Bonnefantenmuseum, Maastricht ) (immagine)
- Sant'Antonio da Padova, scomparto della predella del Polittico dell'incoronazione della Vergine, Carlo Crivelli, 1490/1495 (Keresztény Múzeum, Esztergom ) (immagine)
- Sant'Antonio da Padova, dalla predella della Pala "Colonna", Raffaello, 1503/1505 (Dulwich Picture Gallery, Londra)
- Sant'Antonio da Padova, dal polittico già nel convento di San Francesco a Cantù, Bernardo Zenale, 1502/1507 (Museo Poldi Pezzoli, Milano) (immagine)
- Sant'Antonio da Padova, il Sodoma, 1518/1532 (Oratorio superiore di san Bernardino, Siena) (immagine)
- San Ludovico di Tolosa e Sant'Antonio da Padova, pannello da un polittico di Giorgio Schiavone, XV secolo (Museo diocesano di Padova) (immagine)
Pale dedicate esclusivamente al santo e altri dipinti devozionali
[modifica | modifica wikitesto][il più delle volte che medita sulle scritture]
- Sant'Antonio da Padova, Benozzo Gozzoli, 1450 circa (Basilica di Santa Maria in Aracoeli, Roma) (immagine)
- Sant'Antonio da Padova, Cosmè Tura, 1475 circa (Louvre) (immagine)
- Sant'Antonio da Padova, Alvise Vivarini, 1480/1481 (Museo Correr, Venezia) (immagine)
- Sant'Antonio da Padova, Cosmè Tura, 1484/1490 (Galleria Estense, Modena)
- Sant'Antonio da Padova, Moretto da Brescia, XVI secolo (Pinacoteca del Castello Sforzesco, Milano) (immagine)
- Sant'Antonio medita sulle scritture, Marcantonio Bassetti, XVII secolo, primo quarto (Museo di Castelvecchio, Verona) (immagine)
Sacre conversazioni
[modifica | modifica wikitesto][talvolta più confidente]
- Madonna col Bambino in trono e santi, Pinturicchio (e bottega), 1484/1492 (Santa Maria del Popolo, Roma) (immagine)
- Madonna col Bambino in trono e santi, Francesco Botticini, 1490/1498 (Museo Civico, Prato) (immagine)
- Madonna col Bambino tra i santi Antonio da Padova e Rocco, Tiziano Vecellio, 1511 (Museo del Prado, Madrid)
- Pala Pesaro, Tiziano Vecellio, 1519/1526 (Basilica dei Frari, Venezia) in realtà il santo più vicino è Francesco
(immagine)
L'apparizione del Bambino Gesù
[modifica | modifica wikitesto]L'iconografia del santo più frequente è quella con Gesù bambino, il giglio bianco, il libro e talvolta il crocifisso, diffusa spesso anche nella statuaria popolare. Al soggetto vengono imposti indifferentemente i titoli di Visione di Sant'Antonio da Padova, Apparizione del Bambino a Sant'Antonio da Padova, Sant'Antonio da Padova col Bambino o semplicemente Sant'Antonio da Padova. Indifferentemente dal titolo dato, il punto focale dell'apparizione del Bambino, in riferimento al miracolo avvenuto secondo la tradizione nell'eremo di Camposampiero, è illustrato in diverse varianti, fino alla semplice figurazione di Antonio con il bambino tra le braccia, senza altri attributi, o nella più complessa variazione di una Sacra conversazione in cui la Vergine affida il Bambino tra le braccia del santo.
[NB in alcuni casi il Bambino diventa un attributo simbolico]
[in realtà le prime rappresentazioni comprendono Maria e non sono esclusiva di antonio ma anche di francesco]
[riferimenti prodigio[11]]
Sant'Antonio col Bambino che appare sul libro
[modifica | modifica wikitesto]- Juan de Nalda (attribuito) Sant'Antonio da Padova, 1475/1500 (Museo Lázaro Galdiano, Madrid) (immagine)
- Hans Memling, Sant'Antonio da Padova, 1485/90 (Art Institute of Chicago) (immagine)
- Maestro di san Giovanni Evangelista,Santi Antonio e Giovanni Battista, pannello sinistro in basso del retablo Annunciazione e Santi 1490/1550 (Museo Poldi Pezzoli, Milano) (immagine)
- Anonimo, Polittico della flagellazione, XV-XVI secolo, (Museo de Bellas Artes de Cordoba)
- Ambrogio Benzone, Trittico di Sant'Antonio, XVI secolo (Museo reale delle belle arti del Belgio) (immagine)
- Gerard David (bottega di…), Sant'Antonio, pannello destro del Polittico di Sant'Anna, 1500/1510 (National Gallery of Art, Washington ) (immagine)
- Ambrogio Benzone, Trittico della deposizione, 1530 (Chiesa di San Michele, Segovia)
- El Greco, Sant'Antonio da Padova, 1580 (Museo del Prado)
- Antonio del Castillo y Saavedra, Sant'Antonio da Padova, 1645 circa (Museo de Bellas Artes de Cordoba) (immagine)
Visione con angeli
[modifica | modifica wikitesto]rappresentazioni volte a sottolineare l'aspetto più mistico e soprannaturale
- Sant'Antonio da Padova, Alonso Cano, XVII secolo (Museo del Prado) (immagine)
- Visione di Sant'Antonio da Padova, Bartolomé Esteban Murillo, 1660/1680 (Ermitage) (immagine)
- Elisabetta Sirani, Sant'Antonio da Padova in adorazione del Bambino, 1662, Bologna, Pinacoteca Nazionale, (immagine)
- Sant'Antonio da Padova col Bambino, Bartolomé Esteban Murillo, 1668/1669 (Museo de Bellas Artes, Siviglia) (immagine)
- Sant'Antonio da Padova col Bambino, Antonio de Pereda, XVII secolo (Museo di belle arti, Budapest) (immagine)
Visione di Sant'Antonio con il Bambino che appare nel cielo
[modifica | modifica wikitesto]rappresentazioni volte a sottolineare l'aspetto più mistico e soprannaturale
- Apparizione del Bambino a Sant'Antonio da Padova, Francisco de Zurbarán, 1627/1630 (Museo d'arte di San Paolo) (immagine)
- Apparizione del Bambino a Sant'Antonio da Padova, Jusepe de Ribera, 1629 (Real Academia de Bellas Artes de San Fernando, Madrid) (immagine)
- Apparizione del Bambino a Sant'Antonio da Padova, Antonio del Castillo y Saavedra, 1650/1650 (Museo de Bellas Artes de Cordoba) (immagine)
- Visione di sant'Antonio da Padova. Bartolomé Esteban Murillo, 1656 (Cattedrale di Santa Maria, Siviglia)
- Visione di sant'Antonio da Padova, Michael Willmann, 1699 (Chiesa di Sant'Antonio da Padova, Breslavia) (immagine)
Visione di Sant'Antonio con il Bambino tra le braccia
[modifica | modifica wikitesto]- Sant'Antonio da Padova col Bambino, Guercino, 1656 (collezione privata) (immagine)
- Sant'Antonio da Padova, Jan Oldřich Mayer, 1707 (Ponte Carlo, Praga) (immagine)
- Visione di Sant'Antonio da Padova, Antoni Viladomat i Manalt, 1720 (Biblioteca Museu Víctor Balaguer, Vilanova i la Geltrú) (immagine)
- Sant'Antonio da Padova col Bambino, Francisco de Zurbarán, 1640 circa (Museo del Prado) (immagine)
Visione di Sant'Antonio con il Bambino tra le braccia senza il libro
[modifica | modifica wikitesto]- Sant'Antonio da Padova col Bambino, Pacecco de Rosa, ante 1656 (Národní galerie, Praga) (immagine)
- Visione di sant'Antonio da Padova, Giambattista Pittoni, 1730 (San Diego Museum of Art)
- Sant'Antonio da Padova, Artus Quellinus il Giovane, XVII secolo (Museo reale di belle arti di Anversa) (immagine)
- Sant'Antonio da Padova col Bambino, Bernardo Strozzi, 1625 circa (Museo di Belle Arti di Strasburgo) (immagine)
- Sant'Antonio da Padova col Bambino, Giuseppe Bazzani 1740-1750 (National Gallery, Londra)
Tra apparizione e Sacra conversazione
[modifica | modifica wikitesto]parziale ripresa dell'iconografia precedente
Visione di Sant'Antonio con il Bambino tra le braccia davanti alla Vergine Maria
[modifica | modifica wikitesto]- Madonna degli Argentieri, Juan de Valdés Leal, 1654/1656 (Museo de Bellas Artes de Cordoba)
- Visione di Sant'Antonio da Padova, Alonso Cano, 1660/1662 (già nel Convento dell'Angelo Custode di Granada) (immagine)
- Madonna col Bambino e Sant'Antonio, Giambattista Tiepolo, 1730-1735, (Fondazione Cini, Venezia) (immagine)
Apparizione della Madonna col Bambino a sant'Antonio da Padova
[modifica | modifica wikitesto]- Madonna col Bambino e sant'Antonio da Padova, Antoon van Dyck, (Pinacoteca di Brera, Milano) (immagine)
- Madonna col Bambino e sant'Antonio da Padova, Antonio Paglia, 1710 (Santa Maria in Calchera, Brescia) (immagine)
- Visione di Sant'Antonio da Padova, Melchior Paul von Deschwanden, XIX secolo (Chiesa di Sant'Ulrico, Ortisei) (immagine)
Ulteriori variazioni
[modifica | modifica wikitesto]- Sacra Famiglia venerata da sant'Antonio da Padova, Luca Giordano, 1652/1653 (Pinacoteca di Brera, Milano) (immagine)
- San Giuseppe col Bambino e sant'Antonio da Padova, Francesco Pavona, XVIII secolo (Monastero francescano di Kostanjevica, Nova Gorica) (immagine)
- raddoppio del Bambino, in braccio alla Madonna ed a sant'Antonio: Madonna in gloria fra quattro Sante e in basso l’Angelo Custode con San Carlo Borromeo, Sant’Antonio abate e Sant’Antonio di Padova, bottega di Carlo Ceresa, 1674 circa (Chiesa di Sant’Andrea apostolo, Bracca]
Vita e miracoli di sant'Antonio
[modifica | modifica wikitesto]Cicli pittorici
[modifica | modifica wikitesto][diffuso nelle chiese francescane]
- Scuola del Santo (immagine)
- Basiica di Sant'Antonio da Padova (immagine)
- ma all'interno sono presenti più cicli: Donatello, Lombardo & Co, etc.]
- Miracoli di sant'Antonio, Flaminio Florioani, 1603 e Pietro della Vecchia, 1674 (Basilica dei Frari, Venezia) (immagine)
- Cappella di Sant'Antonio a Santa Maria in Aracoeli ciclo di affreschi perduto di Benozzo Gozzoli rimane solo la figura del santo, alla fine del Cinquecento o i primi del Seicento sono stati aggiunte alcune lunette attinenti al tema ma di difficile attribuzione.[12]
- Chiostro Grande in Santa Maria Novella (immagine)
- Battistero di San Giovanni (Siena) (immagine)
- Antoniuskirche Ortisei (immagine)
- Chiesa di Sant'Antonio degli Alemanni (Madrid) (immagine)
Miracoli rappresentati isolatamente
[modifica | modifica wikitesto]Miracolo della mula (o dell'asina)
[modifica | modifica wikitesto]- Miracolo della mula, Antonio Alberti, ante 1438 (Chiesa di San Francesco, Cagli)
- La mula s'inginocchia davanti all'ostia, uno della serie di tre pannelli dei miracoli di Sant'Antonio dalla predella del Polittico di Sant'Anna, Gerard David, 1500/1510 (Toledo Museum fo Art, Toledo, Ohio, Usa) (immagine)
- Miracolo della mula, Domenico Beccafumi, 1537 (Museo del Louvre) (immagine)
- Miracolo della mula, Antoon van Dyck, 1627 circa (Musée des Augustins, Tolosa) (immagine)
- Miracolo della mula, Joseph Heinz il Giovane, XVII secolo, prima metà (Basilica dei Santi Giovanni e Paolo, Venezia) (immagine)
Miracolo del piede risanato o del figlio pentito
[modifica | modifica wikitesto]- Miracolo del piede risanato, Antonio Alberti, ante 1438 (Chiesa di San Francesco, Cagli)
- Miracolo di sant'Antonio, Aurelio Lomi, XVI/XVII secolo (Museo Diocesano, Genova) (immagine)
- Sant'Antonio guarisce un giovane, Sebastiano Ricci, 1690 circa (Museo del Louvre) (immagine)
- Miracolo di sant'Antonio, Francesco Trevisani, XVIII secolo (Chiesa di San Rocco, Venezia) (immagine)
- Miracolo di sant'Antonio da Padova, Giambattista Tiepolo (con Giandomenico?), ante1760 (Duomo di Mirano) (immagine) (bozzetto) Hannover, Niedersächsisches Landesmuseum
Predica ai pesci
[modifica | modifica wikitesto]- Sant'Antonio predica ai pesci, uno della serie di tre pannelli dei miracoli di Sant'Antonio dalla predella del Polittico di Sant'Anna, Gerard David, 1500/1510 (Toledo Museum fo Art, Toledo, Ohio, Usa) (immagine)
- Sermone di Sant'Antonio ai pesci, Gregório Lopes, XVI secolo, prima metà (Rotonda del Convento dell'Ordine di Cristo, Tomar) (immagine)
- Predica di Sant'Antonio da Padova, Paolo Veronese, 1580 circa (Galleria Borghese, Roma) (immagine)
- Sant'Antonio predica ai pesci, Juan Carreño de Miranda, 1646 (Museo del Prado) (immagine)
- Sant'Antonio predica ai pesci, Arnold Böcklin, 1892 (collezione privata) (immagine)
[Altri miracoli]
[modifica | modifica wikitesto]- Sant'Antonio resuscita un bambino annegato, uno della serie di tre pannelli dei miracoli di Sant'Antonio dalla predella del Polittico di Sant'Anna, Gerard David, 1500/1510 (Toledo Museum fo Art, Toledo, Ohio, Usa) (immagine)
- Miracolo di sant'Antonio, Francisco Goya, 1798 (Cappella di San Antonio de la Florida, Madrid) (immagine)
[apparizione al besto Belludi]
Gloria di Sant'Antonio e altre rappresentazioni
[modifica | modifica wikitesto]- Apoteosi di sant'Antonio, Juan Carreño de Miranda e Francisco Rizi, 1668, (chiesa di Sant'Antonio degli Alemanni, Madrid) (immagine)
- Sant'Antonio in gloria, Odorico Politi, XIX secolo, prima metà (Chiesa di Sant'Antonio Taumaturgo, Trieste) (immagine)
- Sant'Antonio da Padova in gloria, Mattia Preti, XVII secolo (Museo nazionale di belle arti della Valletta) (link)
- Gloria di sant’Antonio, Pietro Liberi, 1665 (Basilica del Santo, sacrestia, Padova) [senza immagine]
- Sant'Antonio in gloria, Noè Bordignon, XIX secolo, Sarmede
- Angelo custode con i santi Luigi Gonzaga e Antonio da Padova, Giovanni Battista Piazzetta, 1730 circa (chiesa di San Vidal, Venezia)
- [sant'Antonio sul noce, Bonifacio de' Pitati, Lazzaro Bastiani]
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) George Kaftal, Saints in Italian art, Iconography of the saints in tuscan painting, Firenze, Sansoni, 1952.
- (EN) George Kaftal, Saints in Italian art, Iconography of the saints in central and south italian schools of painting, Firenze, Sansoni, 1965.
- (EN) George Kaftal e (in collaborazione) Fabio Bisogni, Saints in Italian art, Iconography of the saints in the painting of north east Italy, Firenze, Sansoni, 1978.
- (EN) George Kaftal e (in collaborazione) Fabio Bisogni, Saints in Italian art, Iconography of the saints in the painting of north west Italy, Firenze, le Lettere, 1985.
- (FR) Louis Réau, L'art chrètien, III, Iconographie des saints - A-F, Parigi, Presses universitaires de France, 1958.
- Maria Letizia Casanova, Antonio di Padova – Iconografia, in Bibliotheca Sanctorum, II, Roma, Città nuova, 1990 [prima edizione 1962], pp. 179-186.
- Vergilio Gamboso (a cura di), Vita prima di S. Antonio o «assidua» (c. 1232), Padova, Il Messaggero, 1981.
- Camillo Semenzato, Sant'Antonio in settecentocinquant'anni di storia dell'arte, Padova, Banca Antoniana di Padova e Trieste, 1981.
- (EN) Edwin Buijsen, The Iconography of St. Antony of Padua in Flemish Art up to the Counter-Reformation, in Il Santo – Rivista antoniana di storia dottrina arte, XXIX, n. 1-2, Padova, Centro studi antoniani, 1989, pp. 3-28.
- Bourdua Louise, Committenza francescana nel Veneto, in Mauro Lucco (a cura di), La pittura nel veneto, il Trecento, Milano, Electa, 1992, pp. 463-479.
- AA. VV., La Basilica del Santo – Storia e Arte, Roma, De Luca, 1994.
- Vergilio Gamboso (a cura di), Libro dei miracoli di sant'Antonio, Padova, Messaggero, 1999.
- Aldo Sari, L'iconografia di S. Antonio di Padova dalle origini ai nostri giorni, in Biblioteca Francescana Sarda – Rivista di cultura della provinci dei Frati Minori Conventuali, n. 9, 2000, pp. 123-256.
- Leo Andergassen, L’iconografia di sant'Antonio di Padova dal XIII al XVI secolo in Italia, Padova, Centro Studi Antoniani, 2016.
- Salvatore Ruzza, La Basilica di sant'Antonio – itinerario artistico e religioso, Padova, Centro Studi Antoniani, 2016.
- AA. VV., Antonio di Padova e le sue immagini – atti del 44º Convegno internazionale – Assisi, 13-15 ottobre 2016, Spoleto, Fondazione Centro italiano di studi sull'alto Medioevo, 2017.
- Leonardo Di Ascenzo, Alla scoperta della Scoletta del Santo – guida storico-agiografica illustrata, Padova, Messaggero, 2017.
- Luca Baggio e Luciano Bertazzo (a cura di), Padova 1310 – percorsi nei cantieri architettonici e pittorici della Basilica di sant'Antonio, Padova, Centro Studi Antoniani, 2012.
***verificare
[modifica | modifica wikitesto]- *** SFV AA. VV., I volti antichi e attuali del Santo di Padova – colloquio interdisciplinare su L'immagine di s. Antonio, Padova, Messaggero, 1980.
- *** SFV Giovanni Gorini (a cura di), S. Antonio, 1231-1981 – il suo tempo, il suo culto e la sua città – Sala della Ragione, Sale dei chiostri del Santo, giugno-novembre 1981, Padova, Signum.
- *** SFV Margaret Binotto (a cura di), Ritratti per un santo, Centro Studi Antoniani, 1995.
- *** ??? Kristina Herrmann Fiore , La predica di sant'Antonio ai pesci: Paolo Veronese: spunti di riflessione per una rilettura del dipinto restaurato, Galleria Borghese, Roma 2001.
- AA. VV., Le sculture del Santo di Padova, a cura di Giovanni Lorenzoni, Vicenza, Neri Pozza, 1984.
- AA. VV., Le pitture del Santo di Padova, a cura di Camillo Semenzato, Vicenza, Neri Pozza, 1984.
***citare solo in nota
[modifica | modifica wikitesto]- Laura Russo, Santa Maria in Aracoeli, Roma, De Rosa, 2007.
- Federico Zeri, Un'errata attribuzione al Semitecolo (e una rara iconografia di sant'Antonio da Padova), in Scritti in onore di Giuliano Briganti, Milano, Longanesi & C., 1990, pp. 37-42.
- Roberta Alessandrini, S. Francesco di Treviso, in Il Santo - Rivista antoniana di storia dottrina arte, XXX, n. 2-3, Padova, Centro studi antoniani, 1990, pp. 239-274.
- Filippo Pedrocco e Massimo Gemin, Giambattista Tiepolo – i dipinti, opera completa, Venezia, Arsenale, 1993.
- Gian Paolo Marchini, San Fermo Maggiore, Verona, Banca Popolare di Verona, 1981.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ P.e. vetrata e nella scena San Francesco appare al Capitolo di Arles' nella chiesa superiore di Assisi e nella cappella Bardi di Santa croce entrambi di Giotto Dominique Rigaux, Sant'Antonio da Padova, su Enciclopedia dell'Arte Medievale, Treccani, 1991. URL consultato il 3/4/2019.
- ^ Gamboso in Assidua, pp. 89-91.
- ^ Andergassen 2016, pp. 37-38
- ^ Semenzato 1981, p. 32 e tavv. I, II.
- ^ Semenzato 1981, p. 32 e tav. III.
- ^ Semenzato 1981, p. 35.
- ^ Semenzato 1981, pp. 34, 35.
- ^ Semenzato 1981, pp. 35, 36.
- ^ Tiziana Franco, Note sull'iconografia antoniana nei primi del Trecento, in Immagini 2016, pp. 286-287.
- ^ Tiziana Franco, Note sull'iconografia antoniana nei primi del Trecento, in Immagini 2016, p. 289.
- ^ Gamboso 1999, pp. 39-40
- ^ Laura Russo, Santa Maria in Aracoeli, Roma, De Rosa, 2007, p. 67.
[[Categoria:Iconografia cristiana]]