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Bis-(2-difenilfosfinoetil)-fenilfosfina
Bis-(2-difenilfosfinoetil)-fenilfosfina | |
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Nome IUPAC | |
Bis-(2-difenilfosfinoetil)-fenilfosfina | |
Nomi alternativi | |
Triphos | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C34H29P3 |
Massa molecolare (u) | 534,55 |
Aspetto | solido cristallino bianco |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 245-753-8 |
PubChem | 90192 |
SMILES | C1=CC=C(C=C1)P(CCP(C2=CC=CC=C2)C3=CC=CC=C3)CCP(C4=CC=CC=C4)C5=CC=CC=C5 |
Proprietà chimico-fisiche | |
Solubilità in acqua | insolubile |
Temperatura di fusione | 129-130 °C (402-403 K) |
Indicazioni di sicurezza | |
Simboli di rischio chimico | |
Frasi H | 315-319-335 |
Consigli P | 261-305+351+338 |
La bis-(2-difenilfosfinoetil)-fenilfosfina è una fosfina tridentata usata nella chimica organometallica. Viene di solito indicata con il nome comune triphos.[1] In condizioni normali è un solido cristallino di colore bianco, insolubile in acqua ma solubile in solventi organici. La molecola ha simmetria molecolare Cs.
Sintesi
[modifica | modifica wikitesto]Il triphos si può preparare trattando fenilfosfina e vinildifenilfosfina, catalizzando la reazione con radicali liberi:[2]
- 2Ph2PCH=CH2 + H2PPh → [Ph2PCH2CH2]2PPh
Chimica di coordinazione
[modifica | modifica wikitesto]La molecola di triphos è molto flessibile e può coordinarsi ad un centro metallico formando complessi ottaedrici sia facciali che meridionali. Altri complessi di formula generica [MX(triphos)]+ (M = Ni, Pd, Pt; X = alogenuro) hanno invece geometria planare quadrata.
Indicazioni di sicurezza
[modifica | modifica wikitesto]Il triphos è disponibile in commercio. È un composto irritante per gli occhi, la pelle e le vie respiratorie. Non ci sono dati che indichino proprietà cancerogene. Non ci sono dati sull'impatto ambientale.[3]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Lo stesso nome comune triphos è usato anche per un'altra fosfina tridentata, il 1,1,1-Tris(difenilfosfinometil)etano.
- ^ DuBois et al. 1975
- ^ Sigma-Aldrich, scheda di dati di sicurezza della bis-(2-difenilfosfinoetil)-fenilfosfina.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- D. L. DuBois, W. H. Myers e D. W. Meek, Synthesis of polytertiary phosphines and ‘mixed’ phosphorus–sulphur and ‘mixed’ phosphorus–nitrogen polydentate ligands via free-radical catalysis, in J. Chem. Soc., Dalton Trans., 1975, pp. 1011-1015, DOI:10.1039/DT9750001011. URL consultato il 5 dicembre 2011.