Bozza:Grand Hôtel des Palmes

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Regia: Memè Perlini

Sceneggiatura: Memè Perlini

Soggetto: Leonardo Sciascia

Paese di produzione: Italia

Anno: 1977

Genere: Drammatico, Storico

Durata: 103'

Grand Hotel des Palmes è liberamente ispirato agli eventi relativi alla misteriosa morte dello scrittore francese Raymond Roussel, avvenuta nel luglio del 1933 nella stanza 224 dell’omonimo albergo di Palermo. La versione ufficiale dichiarò che la causa della morte fu un’overdose di barbiturici, ma il film esplora l'ipotesi del suicidio come "gesto irripetibile", concetto trattato dallo scrittore Leonardo Sciascia. La narrazione alterna momenti biografici e poetici, riflettendo sul mistero che circonda la fine di Roussel.[1]

La regia e la sceneggiatura del film sono a cura di Memè Perlini, che adotta uno stile avanguardistico e sperimentale. Il soggetto è tratto dal lavoro di Leonardo Sciascia, che investigò sulle circostanze enigmatiche della morte di Roussel. Sciascia suggeriva una visione filosofica del suicidio, tema centrale della pellicola.

Con Antonello Aglioti, Bettina Best, Giuliana Calandra, Enzo Robutti, Vittorio Vitolo.

Il film ha suscitato reazioni contrastanti. Sebbene l'ambizione di rappresentare il suicidio come un gesto poetico e irripetibile sia stata apprezzata, il lungometraggio è stato giudicato a tratti troppo frammentario e poco accessibile. Tuttavia, per gli estimatori del cinema d'autore, il film è considerato una riflessione interessante sul mistero della morte e sull’arte di Roussel.

Il film trae ispirazione dall'indagine condotta da Leonardo Sciascia sulla morte di Raymond Roussel.

È considerato un'opera di fusione tra biografia, filosofia e poesia.

  1. ^ MYmovies.it, Grand Hotel des Palmes, su MYmovies.it. URL consultato il 26 settembre 2024.